Il nuovo volto dei Coco Bonds

Banche Centrali e Valute / Financial Times / 16 Febbraio 2016


16 feb 2016 – I Giornalisti del Financial Times, Dan McCrum e Tom Hale, discutono dei recenti problemi collegati alla tensione circa i Coco bond e cosa ha rappresentato per le istituzioni finanziarie.
I Coco Bond, Contigent Convertible Capital Bond, sono uno strumento finanziario tra obbligazione ed azione; sono obbligazioni con cedola che possono essere convertite in azioni nel momento in cui le istituzioni bancarie abbiano necessità di coprire delle perdite o di rallentare la diminuzione del valore del proprio patrimonio con il rischio di andare a minare gli indici di solidità previsti dalla normativa di riferimento (indici patrimoniali come il Core Tier-1).


L’attenzione verso questi strumenti finanziari si è acutizzato in questo periodo perché il prezzo dei Coco Bond delle principali realtà bancarie europee è crollato. Il crollo del valore di questi asset è riconducibile alla sfiducia dei risparmiatori nei confronti del sistema bancario condizionato anche dalle recenti disposizioni normative, come ad esempio le strategie di bail in (la recente normativa per evitare l'intervento dello Stato nel fallimento di una banca).


Essendo questi strumenti una delle possibili vie per le banche di raggiungere i risultati di solidità patrimoniali attesi, quello che si aspetta il mercato nel prossimo periodo, complice la diffidenza dell’investitore, è un aumento del volume dei Coco Bond collocati sul mercato ad un costo sicuramente più elevato per le banche.
Sarà quindi interessante osservare come ciascun player bancario in funzione del suo business model metterà in atto una diversa strategia di collocamento di questi strumenti finanziari.