Il lento indebolimento del renminbi

Banche Centrali e Valute / Financial Times / 10 Ottobre 2016


La moneta cinese ha fissato il suo tasso di cambio contro dollaro più basso dal 2010 a 6.7 renminbi, valuta da poco entrata nel paniere di riserva delle valute del Fondo Monetario Internazionale. Jennifer Hughes di FT si aspetta un lento ma ulteriore deprezzamento.


Ci sono due scuole di pensiero su questa nuova debolezza. Una è che la Cina consentirà la sua moneta di riflettere meglio le economie globali, l'altra dice che sono semplicemente passati 50 giorni dall'ultimo ribasso dei tassi e che forse giunto il momento di una nuova manovra.
Pechino non doveva indebolire il RMB così tanto come ha fatto lunedì. Dopo tutto, proprio la settimana scorsa, i funzionari di Washington hanno parlato dell'importanza della stabilità e flessibilità della valuta.


Il tasso del RMB fissato sarà interpretato come un segno che una svalutazione ancora più elevata non crei problemi alla Cina. Una inflazione interna leggera permette una valuta più tranquilla a cui un dollaro forte per le aspettative di un rialzo del tasso a dicembre, porterà probabilmente ad un movimento di rivalutazione del dollaro e un più debole RMB.
Dopo le turbolenze dello scorso gennaio la Cina ha parlato ripetutamente di una stabilità nel mercato, che significa che in futuro non ci saranno alcune mosse drammatiche nel paese.