Il futuro della sicurezza informatica

Innovazione e Tecnologia / Financial Times / 21 Gennaio 2020


In tutto il mondo, il crimine informatico è in aumento. Entro il 2050, le città e le case intelligenti saranno la norma. Il tuo frigorifero dirà a un drone di raccogliere il latte fresco quando lo finisci e i lampioni cambieranno l'intensità della luce emessa quando uno smartphone gli passerà vicino. In questo mondo iper-connesso, la minaccia che i cyber-criminali rappresentano non farà che crescere.

A casa, piccoli device come gli assistenti vocali, water e aspirapolveri saranno facilmente controllabili dagli hackers. Anche se questi device non contengono dati sensibili, potrebbero fare da apripista per l’ottenimento di altri dati. L’intelligenza artificiale può essere considerata come un’arma a doppio taglio: da un lato, permette l’individuazione dei crimini e pericoli, dall’altro può essere usata per aumentare la vulnerabilità dei sistemi digitali.

Un altro problema connesso all’AI è la creazione di deep fakes ovvero copie digitali di persone che possono essere utilizzate per arrivare a password e informazioni personali. Entro il 2050 però, lo sviluppo della sicurezza informatica farà grandi passi avanti in parallelo allo sviluppo delle minacce.