Il dollaro australiano è sul cammino del rialzo

Banche Centrali e Valute / Financial Times / 16 Giugno 2017


Roger Blitz di FT spiega perché le valute del Canada, dell'Australia e della Nuova Zelanda stanno diventando una prospettiva interessante per gli investitori che operano in dollari statunitense.
Gli investitori sono stanchi del dollaro statunitense e non sono disposti a mantenere troppi dei loro depositi in quella valuta considerando il tono da “falco” ossia restrittivo della Fed.

Al contrario le valuta di Canada, Australia e Nuova Zelanda sono difficili da ignorare, perché nelle ultime settimane tutte hanno guadagnato più valore, dal 2 al 5% rispetto all'USD anche perché in generale la debolezza del biglietto verde ha contribuito ai progressi di queste e altre valute.

Il tasso della loro crescita è forte e può causare sorprese, perciò la posizione cauta adottata dai responsabili delle banche centrale sembra difficile da mantenere.
La banca centrale del Canada è passata all'adozione di tassi di interesse 'normali' e il valore del dollaro canadese è in aumento nonostante la caduta del petrolio che ora ha una minore correlazione con l'andamento della moneta. Adesso l'economia del Canada è meglio bilanciata grazie all'aumento delle industrie dei servizi.

Gli investitori non dovrebbero però aspettarsi un cambiamento nella politica monetaria delle banche centrali dell'Australia e della Nuova Zelanda che hanno ancora preoccupazioni nel mercato immobiliare e nell'indebitamento personale. Questo può essere applicato anche alle banche centrali d'Europa ma almeno il Canada è fuori da questo circolo.