I Trader di Materie Prime costretti ad adattarsi
Lo scorso anno è stato un periodo irrequieto per le materie prime, con il peggior crollo dei prezzi in una generazione. Dal FT Commodities Global Summit a Losanna, Neil Hume parla con i principali protagonisti del settore sul 2015 e le prospettive nel 2016.
Il 2015 è stato un buon anno per gli operatori di petrolio, ma quest'anno sarà più impegnativo, la tendenza non sarà chiara come l'anno scorso e il contango (situazione in cui i prezzi futuri siano superiori al prezzo spot corrente) non sarà più così interessante, questo è il parere di Marco Dunand, amministratore delegato di Mercuria Globe.
Ian Taylor, amministratore delegato di Vitol Group, afferma che il mercato si sta muovendo leggermente verso un maggior equilibrio, soprattutto la produzione Opec rimane alta e la produzione degli Stati Uniti è in evoluzione restrittiva, ma il mercato in generale rimane su posizioni lunghe quindi positive per i prezzi futuri.
Per il settore agricolo il 2015 è stato un anno difficile e anche il 2016 non sarà di meno; eccesso di offerta e mancanza di volatilità indicano il bisogno di trovare un modo per tagliare i costi per mantenere una buona redditività.
Matt Jansen, direttore generale di Cofco Agri dice che non c'è una dislocazione delle materie prime come si è verificato negli ultimi anni, la volatilità si è abbassata e ci sono alcune compressioni dei margini come si è visto anche nel 2015, ma le condizioni metereologiche sono una parte fondamentale in questa attività e a volte le cose possono cambiare repentinamente.
Il 2016 si dimostra quindi sfidante e ancora un anno difficile, ma questo non significa che non ci saranno opportunità e che la gente non potrà prosperare e avere buoni risultati, e questo richiederà nuove strategie.