Un impianto di estrazione di Bitcoin nello stato di New York utilizza l'elettricità di una centrale idroelettrica locale alimentata dal fiume Niagara. L'azienda fa parte di un gruppo di minatori di Bitcoin che cercano di rendere il settore più sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che finanziario.

In realtà ci sono seri problemi nell'industria di creazione delle cryptovalute vista l'enorme quantità di computer, e altrettanta elettricità, necessari all'estrazione di nuove unità. Uno dei temi più discussi rimane comunque il valore crescente di queste cryptovalute e il loro modello di scambio.

Sicuramente dietro le negoziazioni si nascondono forze non controllate ne controllabili. Alcune informazioni pilotate, come quelle estive di Elon Musk o del riconoscimento o disconoscimento da parte di alcuni governi hanno generato molta volatilità, ma ora le valutazioni del Bitcoin continuano a volare.

E comunque, se la spesa dell'estrazione continua ad aumentare per effetto degli alti costi dell'energia necessaria a generare nuova cryptovaluta cosa ci si potrà aspettare in futuro? Sarà in grado questo settore di orientare la propria attività in un mondo sostenibile?