I mercati sottovalutano le banche centrali?
Kate Allen di FT e Richard Ryan Senior Fund Manager di M&G Investments discutono sull'impatto delle politiche delle banche centrali sui prezzo delle attività finanziarie. I mercati si sono concentrati sulla politica monetaria e potrebbero aver perso di vista i futuri cambiamenti delle banche centrali.
Nel 2016 ci sono stati due grandi eventi geopolitici, la Brexit e l'elezione di Donald Trump alla presidenza statunitense. Il mercato in modo molto tradizionale si concentra sui fattori politici che potrebbero generare volatilità, ma dovrebbe invece considerare una visuale più ampia e notare la più forte crescita economica e il potenziale cambiamento di tono delle banche centrali globali.
Gli acquisti di titoli cumulativi delle banche centrali hanno raggiunto picchi molto alti, influenzando in modo deciso i mercati, un elemento che non deve essere sottovalutato. Le banche centrali hanno esteso la politica monetaria, finendo in una posizione di allentamento quantitativo, acquistando attivi nel settore pubblico, quasi fino al raggiungimento di 12.000 miliardi di dollari, avendo sicuramente una ripercussione sui prezzi di mercato.
Poiché lo spread delle obbligazioni societarie è stato portato ad un livello molto ristretto e 'tirato' storicamente, il rischio del mercato è passato da basso ad un più alto livello senza che, possibilmente, sia stato percepito dagli operatori. Richard Ryan spiega che la loro strategia è quella di analizzare la capacità del mercato di reagire ad eventuali eventi imprevisti, che sono molto preziosi e che dovrebbero allontanarsi un po' da questa valutazione molto ristretta.