I mercati e la Fed guardano allo stesso modo i tassi di interesse
Gli investitori sono stati scettici sui piani dei tassi d'interesse della Fed, ma ora sono d'accordo sul fatto che quest'anno tre aumenti, o anche di più, siano assolutamente plausibili. Tuttavia, secondo quanto dichiara Robin Wigglesworth, una forte vendita di obbligazioni potrebbe richiedere uno shock inflazionistico.
La Fed e i mercato stanno godendo di un riavvicinamento non troppo facile. Questa settimana le probabilità riguardo all’aumento dei tassi d’interesse da parte della Fed 3 o più volte nel 2018 hanno superato il 50%.
Infatti il mercato dei futures, secondo i calcoli probabilistici di Bloomberg, ora indica una possibilità del 50% che vengano effettuati 4 rialzi quest’anno. Solo un mese fa le probabilità che fossero effettuati tre rialzi o più era sotto il 30%, nonostante le dichiarazioni della Fed.
Le riconsiderazioni sono state guidate dall’ottimismo economico e dall’inflazione core sorprendentemente in crescita nello scorso dicembre.
Il rendimento decennale del Tesoro è salito in nove mesi del 2,6%, ma la vendita sottotono indica che le chiacchiere in merito ad un abbassamento del mercato obbligazionario sono premature.
Le aspettative di rialzo dell’inflazione rappresentano quasi tutto l’andamento del rendimento decennale del Tesoro americano. I rendimenti delle obbligazioni a breve termine dovrebbero continuare a salire di livello almeno fino a quando la Fed continuerà sul suo cammino di politica monetaria.
I rendimenti delle obbligazioni a lungo termine invece avranno bisogno di un adeguato shock inflazionistico. Come spesso accade una spinta inflazionistica seguita da un crollo delle obbligazioni è stata accusata come il singolo rischio maggiore con cui si confrontano i mercato globali.