I 10 giorni che hanno scosso i mercati
La vittoria elettorale di Donald Trump ha spiazzato molti investitori e innescato una convulsione sui mercati finanziari. Robin Wigglesworth, editore di US Markets, lo spiega con i grafici.
L'elezione di Trump alla presidenza degli Stati Uniti ha portato gli investitori verso una emotività errata, innescando una convulsione nei mercati finanziari. Le aspettative che Trump avvierà un grande stimolo economico con tagli fiscali e spese nel settore delle infrastrutture, si riflette nei grafici, come l'indice del dollaro DXY in rialzo come per le azioni bancarie, in cui ci si aspetta una riduzione nella regolamentazione e in un rialzo dei tassi di interesse. D'altro canto le azioni delle 'utilities' si sono afflosciate precipitosamente.
In questo mercato i vincitori sono le piccole imprese con bassa capitalizzazione la cui performance ha raggiunto nuovi massimi, riuscendo a difendersi dalla forza del dollaro. Anche i mercati sviluppati stanno avendo un ottimo aumento al contrario di quelli emergenti dove la lira turca, il Peso messicano e il Reale brasiliano hanno subito forti svalutazioni.
Le obbligazioni a lunga scadenza sono in declino, spingendo il rendimento dell'US Treasury Bond a 10 anni al 2,3%. Mentre il valore del 'century bond' messicano è caduto di oltre il 13% dalle elezioni degli Stati Uniti e l'oro sembra essere la vittima più inaspettata della vittoria di Trump. Ma tutto questo potrebbe cambiare nel 2017 quando il nuovo Presidente Donald Trump entrerà in carica.