Henry Kissinger parla di una nuova era geopolitica

Macroeconomia e Politica / Financial Times / 12 Maggio 2022


Il redattore statunitense di FT Edward Luce intervista l'ex segretario di stato americano, Henry Kissinger, sull'invasione dell'Ucraina da parte di Vladimir Putin e dello spettro della guerra nucleare.

Il pensiero di Henry Kissinger si concentra sui rapporti tra Cina e Russia rispetto al resto del mondo. HK: ‘ho incontrato Putin come studente degli “affari internazionali” circa una volta all'anno per un periodo di forse 15 anni per discutere strategie puramente accademiche. Pensavo che le sue convinzioni fossero una sorta di fede mistica nella storia russa … e che si sentiva offeso, in questo senso, non da qualcosa che di precedente, ma dall’enorme divario che si apriva tra Europa e l'Est: offeso perché la Russia era minacciata dall'assorbimento di tutta quell’area nella Nato. Questo non giustifica e non avrei previsto un attacco dell'entità di una conquista di un paese riconosciuto internazionalmente.

Penso che abbia calcolato male la situazione e debba affrontarne gli effetti a livello internazionale e, ovviamente abbia calcolato male le capacità della Russia di sostenere un'impresa così importante; quando arriverà il momento della soluzione, tutti dovranno tenerlo in considerazione, che non si tornerà alla relazione precedente ma a una posizione per la Russia che sarà diversa per questo motivo, e non perché lo richiediamo, ma per quello che ha prodotto. In tutte le crisi bisogna cercare di capire quale sia la linea rossa interna per il risultato opposto.

La domanda ovvia è per quanto tempo continuerà questa escalation e quanto spazio c'è per un'ulteriore escalation? Oppure ha raggiunto il limite delle sue capacità e deve decidere a che punto l'escalation della guerra metterà a dura prova la sua società al punto da limitare la sua idoneità a condurre la politica internazionale come una grande potenza in futuro. Non ho un giudizio su quando arriva a quel punto. Quando verrà raggiunto quel punto, si intensificherà passando a una categoria di armi che in 70 anni della loro esistenza non sono mai state utilizzate? Se quella linea viene superata, quello sarà un evento straordinariamente significativo. Perché non abbiamo esaminato a livello globale quali sarebbero le prossime linee di demarcazione.

Una cosa che non potevamo fare secondo me è semplicemente accettarlo.’ Quali lezioni trae dalla posizione della Cina? HK: ‘Sospetto che qualsiasi leader cinese ora stia riflettendo su come evitare di entrare nella posizione in cui si è cacciato Putin e su come trovarsi in una qualsiasi crisi che potrebbe sorgere; non avrebbero un ruolo importante del mondo se si rivoltasse contro di loro.’