Gran Bretagna costretta a chiedere prestiti per la Brexit

Macroeconomia e Politica / CNN / 24 Novembre 2016


Il rallentamento economico causato dal voto per l'uscita dall'Unione Europea, cosiddetta Brexit, costringerà la Gran Bretagna a chiedere un prestito extra di 72 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni.
Il Cancelliere Philip Hammond ha presentato la sua prima relazione economica dopo la votazione per la Brexit, rivelando che il rapporto OBI ha sottolineato la situazione di forza dell'economia britannica.

Ora la sfida per il prossimo autunno è quella di costruire il futuro del paese utilizzando questa forza, dando un chiaro messaggio al mondo ovvero che la Gran Bretagna è aperta per business.
Nina dos Santos, corrispondente da Londra per la CNN, spiega che la recessione prevista e il collasso economico dopo il voto per la Brexit possono non aver avuto luogo, ma che l'economia del Regno Unito si sta restringendo.

La previsione di crescita del PIL è stata ridotta di un terzo a +1,4% e il governo dovrà prendere in prestito più finanziamenti per compensare il deficit.
Il Cancelliere ha annunciato l'investimento di più di 28 miliardi di dollari in infrastrutture e un nuovo fondo per la ricerca e lo sviluppo.

Più soldi sono stati stanziati per la costruzione di nuove case a prezzi accessibili, si stanno pianificando variazioni fiscali per le famiglie a basso reddito e una spinta al salario nazionale. Ma con i tempi incerti che corrono Philip Hammond ha probabilmente molto più lavoro da fare.