Esiste un modo meno dannoso per coltivare il riso?

Innovazione e Tecnologia / Financial Times / 24 Febbraio 2021


Nei paesi emergenti, circa 3,5 miliardi di persone dipendono dal riso per circa il 20% delle calorie totali che assumono. Tuttavia, la tradizionale coltivazione del riso consuma quasi un terzo delle forniture di acqua dolce del mondo e rappresenta la stessa quantità di emissioni di gas serra dell'intera industria aeronautica, pre-pandemia.

Uno dei problemi principali è la produzione di metano legata all’usanza di mantenere i campi allagati durante la stagione in cui il riso cresce. Il gas metano ha un impatto significativo sull’ambiente perché è il principale responsabile dell’effetto serra. La ricerca scientifica sta cercando di trovare nuovi ceppi di riso e un nuovo metodo di coltivazione in grado di utilizzare terreno “secco”, senza la necessità di allagare le aree interessate dalla coltivazione.

Questi nuovi metodi potrebbero contribuire a ridurre l’inquinamento atmosferico, ma convincere agricoltori e governi rimane una sfida aperta. La Sustainable Rice Platform, una partnership multistakeholder internazionale, promuove l’adozione di tecniche alternative che riducono il consumo di acqua e l’emissione di gas inquinanti; oggi, comprende circa 500.000 agricoltori provenienti da 21 paesi a livello globale. Il suo progetto riduce il consumo di acqua del 20% rispetto alle normali coltivazioni di riso e riduce le emissioni del 50%; tuttavia, copre solo l’1% della produzione di riso globale.