Effetti per l'embargo al petrolio dalla Russia
In primo luogo sembra al momento evitato il timore di un effetto molto negativo sui prezzi dei prodotti petroliferi ed in particolare del diesel con l'entrata in vigore delle sanzioni alla Russia. Il secondo tema sono i numeri a dire che la Russia è stata in grado l'anno scorso di reindirizzare le sue potenti esportazioni di petrolio verso l'Asia schierando una flotta di petroliere non gravata dalle sanzioni occidentali e seguendo i piani di elusione perfezionati in precedenza dai suoi alleati Iran e Venezuela.
Ma tutto non sembra esattamente volgere a favore della Russia i dati secondo Toril Bosoni, capo della divisione mercati petroliferi presso l'Agenzia internazionale per l'energia, vedono l'impatto degli embarghi dell'UE sulla produzione e sui ricavi petroliferi russi negativi in modo accentuata nel mese di gennaio. Soprattutto il 'price cup' ha ridotto le entrate.
Anche l'annuncio russo del taglio di 500k barili al giorno è sostanzialmente in linea con le attese, mentre dagli Stati Uniti si è levata una risposta per mettere a disposizione riserve strategiche in caso di bisogno. Non è chiaro se la Russia possa continuare a superare gli sforzi con il limite delle entrate petrolifere: il giro di sanzioni per tagliare il bottino di guerra della Russia iniziato questo mese dall'Unione Europea su diesel russo, benzina e altri prodotti petroliferi raffinati sarà visibile solo nei prossimi mesi in particolare sull'aumento dei consumi estivi e dalla domanda dalla Cina dopo la riapertura ...