Una prima vera coltivazione vegetale si era vista durante Expo a Milano attraverso luce artificiale e un riciclo di acqua. In realtà durante questo interessante video Jeremy Wilks introduce un concetto molto innovativo e cioè di cibo da far crescere addirittura in orbita.

Per gli astronauti in viaggio nello Spazio il cibo a disposizione è tutto racchiuso in piccole buste, alimenti liofilizzati o al massimo reidratati, preparati sulla Terra e spediti con un razzo. I nutrizionisti hanno cercato di rispettare anche il sapore, per quanto possibile, oltre a qualità nutrizionali eccellenti. Il tema è comunque sia possibile produrre cibo direttamente in orbita e più aria da respirare.

I bisogni di base per una persona nello spazio sono 5 kg di consumo metabolico: un kg di ossigeno, un kg di cibo disidratato e tre di acqua. Il concetto di base è quello di un ciclo chiuso e come mettere in equilibrio un sistema tra respirazione, produzione di ossigeno e riciclo di anidride carbonica, luce per la crescita di vegetali e fotosintesi, alimenti e acqua.