Crescono le tensioni politiche in Corea del Sud
Continuano le proteste di massa contro la presidente Park Geun-hye nulle strade di Seoul, la capitale della Corea del Sud; le contestazioni potrebbero portare ad un'altra incertezza politica per il paese ovvero se gli Stati Uniti continueranno a sostenere le sanzioni contro la Corea del Nord con l'avvento del presidente eletto Donald Trump.
Questo fine settimana centinaia di migliaia di persone hanno protestato contro la presidente sudcoreano Park Geun-hye, qualcuno anche viaggiato molte ore dalle regioni vicine per far ascoltare la propria voce. La presidente è stata accusata di lasciarsi manipolare dalle proprie amicizie per interesse personali e relazioni a solo scopo di lucro, infrangendo la costituzione.
I manifestanti sostengono che gli influenti affari di governo hanno portato le aziende a costruire una massiccia fortuna.
Il padre della signora Park ha avviato la Corea del Sud su un percorso di rapido sviluppo economico che ha reso il paese l'invidia di altri mercati emergenti. Ora il rallentamento della crescita pone seri problemi con le possibilità lavorative in diminuzione e sui dubbi di uno sviluppo legato ad una economia dominata da colossi industriali.
La popolazione della Corea del Sud si dimostra oggi stanca della corruzione che spesso coinvolge grandi imprese e famiglie potenti.
L'indebolimento dell'autorità in questo paese rappresenta un rischio per gli Stati Uniti poiché le due nazioni si affidano l'un l'altra per tenere a bada l'aggressività della Corea del Nord. Donald Trump pensa di tagliare i costi per i 28.500 soldati americani in Corea del Sud.