Cosa ci dicono i primi 100 giorni di Biden sulla sua politica estera?

Macroeconomia e Politica / Al Jazeera English / 29 Aprile 2021


Come promesso, il presidente Joe Biden ha portato la politica estera degli Stati Uniti in una direzione decisamente diversa da quella del suo predecessore, Donald Trump. Durante i suoi primi 100 giorni in carica, Biden è stato conciliante con i tradizionali alleati del paese, conflittuale con i suoi rivali di vecchia data e cauto su alcune delle questioni più spinose che la Casa Bianca deve affrontare.

Nel pomeriggio della sua inaugurazione, il presidente Biden ha fatto marcia indietro sulla linea di azione del suo predecessore firmando per poter rientrare a far parte dell’Accordo sul Clima di Parigi, del WTO e del Consiglio per i Diritti Umani.

Per quanto riguarda le relazioni con gli altri paesi, Biden ha definito il presidente russo Putin un “killer” causando un’escalation della tensione tra i due paesi. Anche con la Cina, le relazioni non sono delle più rosee. Mentre sul fronte climatico e ambientale, Biden è stato proattivo, si è dimostrato più lento su altre questioni, ad esempio l’accordo sul nucleare con l’Iran.

Un altro tema è il ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan, che sta subendo ritardi. I ritardi sono dovuti alla presenza di più orientamenti politici all’interno del Congresso: ciò significa che il presidente sta mettendo gli interessi politici al primo posto nell’agenza politica.