Come valutare il piano industriale britannico di Teresa May
Il primo ministro del Regno Unito Theresa May ha delineato una strategia industriale intesa a sviluppare alcuni dei più importanti settori del paese. Robert Armstrong di FT e Sarah Gordon discutono degli elementi chiave del suo piano e quanto possa essere efficace.
Principalmente il governo britannico sta progettando di andare a sostenere quei settori che già dirigono il Regno Unito, per lo più nei settori dell'alta tecnologia, sostenere la prosperità di tutte le regioni del paese così da svilupparsi in senso più ampio e attenuare il divario delle competenze.
Robert Armstromg ritiene che il Regno Unito dovrebbe adottare una strategia di produttività piuttosto che industriale, poiché le loro politiche dovrebbero coinvolgere di più i beni immateriali e non essere tentati di sostenere solo i singoli settori "vincitori".
Le politiche adottate in passato sono state pessime, sulla scelta dei "campioni" o dei settori specifici e questo è il motivo per cui la strategia industriale è diventata in un certo senso una parola negativa per un tempo così lungo. Nonostante ciò il governo tende ancora ad ignorare la storia e continua a scegliere i suoi “vincitori".
Quello che il signor Armstrong e FT preferirebbero vedere realizzata è l'organizzazione di investimenti e politiche che rendano più facile fare affari per tutti.
Svariate compagnie si lamentano di non essere in grado di trovare personale con le giuste competenze, il governo ha annunciato che investirà di più per ridurre il divario tra la domanda e l'offerta, ma l'editorialista delegato di FT crede che l'elemento cruciale nella politica di produttività è la continua ricerca di formare le persone con le giuste competenze.