Ogni anno vengono sprecate circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, sufficienti per porre fine alla fame nel mondo molte volte. Una soluzione spesso controversa al problema è l'acquisto di cibo cosiddetto brutto: prodotti perfettamente commestibili che non soddisfano gli elevati requisiti estetici dei supermercati. Tuttavia, i critici sostengono che il cibo brutto venga raramente effettivamente buttato via e ci sono modi più efficaci per combattere i rifiuti.

L’organizzazione non-profit californiana ReFED ha analizzato 27 modi per ridurre gli scarti alimentari e ha trovato nuove soluzioni come l’educazione allo spreco e la modifica del packaging per ridurre gli sprechi. Secondo i dati, circa il 30% dello spreco alimentare è dovuto alla confusione che scaturisce dalle etichette di scadenza; una modifica delle etichette potrebbe ridurre significativamente gli sprechi.

Secondo l’Organizzazione FAO delle Nazioni Unite, i governi devono attuare politiche che favoriscono l’implementazione della tecnologia utilizzata per prevedere la domanda alimentare e ridurre lo stoccaggio dei beni che spesso scadono e vengono buttati.