Come fermi una cyberwar?

Innovazione e Tecnologia / CNBC / 20 Settembre 2018


Gli attacchi informatici sono diventati rapidamente una delle maggiori minacce dell'economia globale. Cosa possono fare i governi per fermare la guerra cibernetica? Elizabeth Schulze della CNBC spiega dall'Estonia, sede di un cyber-attacco che cambierà i giochi.

I cyber-attack stanno diventando un tema sempre più rilevante nel mondo tanto che la spesa globale per la sicurezza informatica raggiungerà i 124,1 miliardi di dollari nel 2019I governi possono tenere alla larga gli hacker? La risposta è no, ma ciò non significa che non ci provino.

Una delle maggiori potenze nel campo della sicurezza informatica è l’Estonia. Questo piccolo paese divenne indipendente dall’URSS nel 1991; per anni, nel centro di Tallinn, si trovava una grande statua di bronzo in memoria della guerra sovietica. Nel 2007, la statua venne spostata in un luogo molto meno visibile e ciò provocò le proteste di molti tra la popolazione russa in Estonia.

Dopo pochi giorni l’Estonia subì molti attacchi informatici, probabilmente dalla Russia: fu la prima volta che un evento di questo tipo venne chiamato “cyberwar” ovvero l’uso dei computer per distruggere le attività di uno Stato o di un’organizzazione.

L’Estonia decise quindi di fare barriera per gli attacchi e il primo passo fu la costruzione di una strategia per mantenere i sistemi governativi attivi durante un attacco informatico. Grazie alla cooperazione tra diversi soggetti pubblici e privati e alla conservazione di una copia dei dati nell’ambasciata di Lussemburgo, riuscì ad alzare le barriere difensive contro gli hackers.

La NATO ha aperto nel 2008 il suo “centro di eccellenza per la cooperazione nella cyber-difesa” in Tallinn; il centro conduce una sorta di training militare nel campo della difesa informatica e si occupa dell’applicazione del diritto internazionale al campo dell’informatica. In generale, tutte le misure contro i cyber-attack sono state alzate e rese più dure.