La guerra chimica ha dominato il controllo dei parassiti agricoli per decenni, ma l'uso di pesticidi chimici è sempre più limitato dalle preoccupazioni sui loro effetti sull'ambiente e sulla salute. Ora il controllo biologico - scatenando predatori e parassiti contro i parassiti delle piante - è in aumento. Nel 2013, ad esempio, l’Unione Europea ha introdotto una divieto per l’utilizzo di pesticidi contenenti neonicoidi.

Tuttavia, come spiega Clive Cookson di Financial Times, si tratta di un campo complesso, con molti approcci diversi: è possibile sviluppare in laboratorio specie in grado di distruggere gli animali nocivi oppure incoraggiare l’aumento di predatori già esistenti in natura. Nel settore dell’orticoltura le opportunità derivanti dalla vendita di animali in grado di distruggere gli insetti nocivi stanno crescendo rapidamente.

L’azienda canadese Applied Bionomics, ad esempio, vende 13 tipologie di specie predatrici. Il controllo biologico è molto meno sviluppato rispetto al controllo del settore chimico; questo accade a causa di una complessità produttiva derivante dalla produzione stessa di queste specie.