'Combattendo' la Fed
15 gennnaio 2016 John Authers guarda alla situazione del mercato finanziario dopo la peggiore apertura di anno nella storia del mercato azionario. Crollo del mercato azionario cinese e mercato del petrolio che ha rotto la soglia psicologica di 30 dollari al barile ha posizionato l'indice globale FTSE a - 17 per cento dai massimi degli ultimi due anni e mezzo. Questo è molto preoccupante poiché in quanto vicino alla soglia di perdita del 20% definita come ingresso nel Bear Market. Nel mercato azionario statunitense si guarda agli utili quale occasione di miglioramento dal momento che i primi report delle aziende hanno annunciano attese migliori; sebbene questo si è assistito a forti cali nelle valutazioni poiché il mercato è solo interessato a società con forti previsioni per il futuro.
Un altro punto focale è la drammatica caduta di peso messicano e dollaro canadese che potrebbe davvero avere un impatto sull'economia degli Stati Uniti in termini dello scambio commerciale con i due importanti paesi confinanti.
In mancanza di catalizzatori, quali i profitti e il rafforzamento del dollaro, le azioni della Fed diventano critiche, le misure del mercato dell'inflazione prevista per i prossimi 10 anni sono al livello più basso dalla grande deflazione del 2008. Sono scarse le possibilità che la Fed possa aumentare i tassi più di una volta nell’arco dell’anno e secondo le attuali previsioni questo dovrebbe verificarsi nel mese di settembre e non prima, anche se la Fed sta ancora valutando almeno quattro rialzi prima della fine del 2016. Il mercato sta implicitamente combattendo la Fed ed è improbabile vedere qualsiasi rimbalzo significativo delle azioni fino a quando la Fed non riconsidererà il rialzo dei tassi.