Cina potrebbe spostare in avanti la transizione energetica
Nikhil Bhandari della banca d'investimento Goldman Sachs sostiene che per la Cina ci sia la necessità di risolvere il "problema di affidabilità". Secondo l'analista la Cina potrebbe spostare al 2030 la transizione energetica e nel frattempo continuare ad usare i combustibili fossili. Il tema cinese sull'impatto climatico rimane uno dei veri problemi per il resto del mondo.
L'attuale sistema energetico cinese rappresenta un'industria legata soprattutto all'uso del carbone e petrolio, solo negli anni più recenti si è mossa verso il nucleare. Ma la crescita del paese risulta molto legata all'energia ed è anche per questo che il nuovo governo e Xi Jinping si è spinto a Mosca approfittando delle difficoltà di Putin sulle esportazioni energetiche in Europa e cogliere una straordinaria opportunità per avere concessioni e forniture russe a prezzi convenienti.
Forse anche per questo la Cina potrebbe rallentare le indicazioni condivise negli accordi della COP26 di Glasgow e beneficiare dell'ingresso delle risorse energetiche russe. In questo tempo la Cina avrà modo di procedere alla costruzione di un sistema energetico sostenibile con soluzioni rinnovabili come il solare e aumentare la sua capacità di accumulo ...