Cina e Fed: pressione sui mercati emergenti dell'Asia
La Cina pone rischi per il resto dell'Asia emergente - ma lo fanno anche i rialzi dei tassi di interesse negli Stati Uniti. Jennifer Hughes di FT considera quale sia il fattore più importante nel condizionare il 2017. Gli investitori hanno valutato l'aumento dei tassi di un quarto di punto da parte della Fed, ma i mercati emergenti, in particolare in Asia si chiedono cosa importerà di più nel 2017, la Fed o come sarà la crescita in Cina?
L'Asia emergente ha il suo peggior mese di deflussi dal 2013 e nel mese di novembre ha subito uscite per $ 22 miliardi nei mercati azionari e obbligazionari della regione. Questo è stato il risultato della previsione degli investitori sull'aumento dei tassi negli Stati Uniti e sul possibile rialzo dell'inflazione nel paese.
Dopo un anno di indebolimento dei legami tra i tassi statunitensi ed i mercati locali, l'Asia era rimasta scioccata. I forti aumenti dei rendimenti degli Stati Uniti ed i buoni del tesoro di 10 anni hanno colpito il livello più alto negli ultimi due anni.
Il ruolo della Cina dipende dalla sua moneta e la sua economia, il forte indebolimento del renminbi rimane uno dei più grandi timori per i paesi emergenti dell'Asia, poiché rischia di intaccare la competitività dei rivali e la destabilizzazione dei mercati globali. La crescita economica della Cina è imprevedibile poiché sta cercando di bilanciare la sua espansione con gli sforzi per snellire le industrie inefficienti.
I rischi posti dalla Cina sono più allarmanti e meno misurabili rispetto alle azioni della Fed ed entrambe giocano un ruolo importante nella vita quotidiana dei paesi emergenti dell'Asia.