Carl Weinberg: L'Europa è bloccata dalla 'depressione bancaria'
Carl Weinberg, capo economista di High Frequency Economics e Jeff Degraaf, presidente al Renaissance Macro, a "Bloomberg Surveillance", cercano insieme di esaminare l'economia europea, rispetto alla necessità di stimoli fiscali e al settore bancario che deve affrontare un ottavo anno consecutivo di crisi.
La politica monetaria in Europa ha raggiunto i suoi limiti senza risolvere ancora il vero problema.
L'Europa è bloccata in una depressione da troppo tempo, guidata dalla crisi nel settore bancario. Carl Weinberg afferma: "salvare le banche, per salvare l'economia"; il problema di base è che le banche non alimentano più i prestiti perché non hanno abbastanza capitale. In sottofondo rimangono anche le altre questioni come la bassa crescita della produttività e la sicurezza sociale che opprimono l'economia.
Jeff Degraaf aggiunge che quando i tassi sono andati in negativo in Europa, le banche sono state le prime ad esserne penalizzate e la visione dell'economia europea mostrata dai grafici rimane spaventosa. Inoltre si è riscontrata l'assenza di differenziazione dei tassi delle singole banche e questo non rende chiaro chi sta vincendo e chi sta perdendo.
L' acquisto delle obbligazioni della Banca Centrale Europea, BCE ,termineranno tra un anno poiché le leggi europee stabiliscono che non si può possedere più di un quarto dei titoli di stato di un paese europeo. Weinberg crede che, se il rendimento negativo è il risultato d'acquisto della BCE e che se questo acquisto si fermerà a marzo 2017, allora si verificherà una correzione.