Brad Smith al sottocomitato del Senato Giudiziario degli Stati Uniti

Innovazione e Tecnologia / Microsoft / 26 Maggio 2017


Presidente e responsabile dell'ufficio legale di Microsoft, Brad Smith ha testimoniato davanti al sottocomitato del Senato Giudiziario circa il crimine e il terrorismo. L'udienza è intitolata "L'accesso ai dati sulla protezione dei dati salvati attraverso frontiere: facilitare la cooperazione e la tutela dei diritti" e si è svolta il 24 maggio 2017.


Brad Smith sottolinea l'importanza di applicare nuove leggi alle frontiere per ottenere le informazioni necessarie evitando i conflitti con le leggi di altre nazioni. Microsoft riconosce che i criminali utilizzano le tecnologie oltre le frontiere e che i metodi MLAT e i principi giudiziari devono essere aggiornati. L'uso di mandati di ricerca extraterritoriali hanno talvolta causato conflitti tra paesi che cercano di proteggere la privacy dei propri cittadini.

Questi conflitti hanno messo le società di tecnologia nella posizione impossibile di decidere quale legge trasgredire. L'uso di questi mandati mina anche la fiducia degli stranieri nella tecnologia americana. Queste preoccupazioni hanno portato alla causa contro Microsoft per la quale l'anno scorso il giudice di appello ha sostenuto la posizione di Microsoft.

Il DOJ propone un nuovo quadro giuridico che permetterebbe alle società degli USA che dispongono di informazioni di rispondere a un mandato straniero, trasferendo tali informazioni direttamente al governo straniero, in circostanze specifiche e appropriate. Sarà fatto in un modo che sia conforme alle leggi straniere e statunitensi e in modo da proteggere la privacy e le libertà civili.

Microsoft ha una preoccupazione per tale proposta da parte del DOJ perché non seguirà tale framework in quanto vuole tornare ai warrant di ricerca extraterritoriale. Il 25 maggio 2018 entrerà in vigore il regolamento europeo sulla protezione dei dati. A quella data è quasi certo che le aziende tecnologiche che rispettano la proposta del DOJ violeranno le leggi europee e potrebbero ottenere una multa fino al 4% del fatturato mondiale.

Invece, gli Stati Uniti devono considerare lo stesso quadro per sé e dimostrare il rispetto per i confini e la reciprocità con la nazione alleata e amichevole. Questo non è semplice ma è realizzabile e hanno un anno e mezzo per risolvere questa questione.