Bitcoin: le contromisure del governo cinese su Weibo
Diversi account molto famosi legati al tema delle criptovalute sul social media Weibo sono stati bloccati negli ultimi giorni. Gli account bloccati hanno visto apparire un messaggio sul proprio profilo in cui si diceva che il proprio profilo violava “leggi rilevanti e regolamenti”, senza ulteriori spiegazioni.
Il tema delle criptovalute sta avendo sempre più rilevanza in Cina tanto che i minatori cinesi sono responsabili del 70% della fornitura mondiale di Bitcoin. Mentre negli anni precedenti la Cina era al primo posto per il commercio di criptovalute, dal 2017 le cose sono cambiate, in seguito all’introduzione di divieti di scambio di criptovalute da parte del governo centrale.
I Bitcoin e le altre valute digitali necessitano di un alto consumo di energie per essere estratte e proprio per questo motivo stanno aumentando le preoccupazioni relative all’impatto che questa quantità di energia potrebbe avere sugli obiettivi di sostenibilità energetici del 2030 e sull’obiettivo di neutralità di emissioni di carbonio 2060. Pechino ha recentemente intensificato la sua repressione sul trading delle criptovalute e molti ritengono che c’è la possibilità che la Corte Suprema cinese dichiari illegale la negoziazione di criptovalute.