Bitcoin: ecco perché il sogno sta morendo

Banche Centrali e Valute / Financial Times / 21 Novembre 2018


L'editrice dei mercati finanziari del Financial Times, Katie Martin, spiega come gli avvertimenti e le indagini in tutto il mondo abbiano reso difficile attrarre nuovi flussi di acquisto verso la più grande delle criptovalute, abbassando il prezzo che un anno fa aveva toccato quasi i 20.000 dollari.

Nello scorso anno il prezzo dei Bitcoin era schizzato verso l’alto, incoraggiato dalla sensazione generale che le vecchie banche stessero gestendo i nuovi problemi valutari più seriamente. Sembrava che le cryptovalute stessero per prendere il sopravvento sulla moneta di corso e ovunque investitori facevano sfoggio delle mille occasioni che queste valute fornivano a chiunque investisse.

Ora il prezzo del Bitcoin è miseramente crollato sotto i 5 mila dollari, spinto dall’azione delle banche centrali e dall’aumento delle regolazioni del sistema. L’insieme delle indagini che si sono svolte attorno alla cryptovaluta, hanno reso più difficile l’acquisizione di nuovo denaro.

Ora su internet sono scoppiate liti tra possessori di Bitcoin che si incolpano vicendevolmente o che danno la colpa al sistema monetario classico. Il settore dei semiconduttori, legato alla produzione di chips, sta vedendo lo stesso andamento, in misura più controllata; la domanda di chips per la ricerca dei Bitcoin si è abbassata e ha trascinato con se il valore delle azioni di questo settore.