Bill Baruch di Blue Line Futures è pessimista riguardo al futuro del petrolio in vista della riunione dell'OPEC.

Il greggio è salito del 10% lo scorso mese per raggiungere i 58.97. Non appena il meeting è entrato nel focus generale, i compratori si sono uniti per formare lo schieramento più grande da febbraio; il posizionamento di febbraio ha portato ad una svendita del 10% nella prima metà di marzo.

La domanda che oggi si sta facendo strada, cosa è successo a febbraio se tutti hanno già comprato in precedenza, chi rimane ancora come possibile acquirente?

L’OPEC necessiterà di una policy innovativa per attrarre nuovi compratori. Un’estensione di nove mesi, dopo la scadenza della politica di marzo, è essenzialmente basata sulla riduzione del prezzo.

La mancanza di un lessico caratterizzante una policy forte lascerà un finale sospeso per il meeting di marzo e alimenterà i dubbi sul fatto che l’estensione di 6/9 mesi possa reggere.

Un ritorno a 55$ è l’obiettivo presente mentre al momento di troviamo con un pressi di 53,25$.