Attenti a questi segnali, “bandiere rosse”, se siete preoccupati per la recessione

Mercati e Indici Finanziari / Bloomberg Business / 05 Febbraio 2016


5 febbraio 2016 – Durante “What’d You Miss” di Bloomberg, Carl Riccadonna spiega i tre segnali di pericolo di una recessione.

Uno dei segnali d’avvertimento della recessione è il calo dell'occupazione. Oggi gli USA stanno vivendo un incremento dell’occupazione, il tasso di sisoccupazione è sceso infatti al 4,9%, questo dimostra che le probabilità di recessione siano limitate al 15 o 20%.

Un altro segnale è il rallentamento dell’economia che per essere considerata recessione dovrebbe avvicinarsi all’1,6% del GDP mentre il recente dato vede l’1,8%. La crescita del reddito nel paese è discreta e riflette il ragionevole aumento del mercato del lavoro. Il punto chiave per uno sviluppo economico sostenibile sono quindi i consumi e l’aumento di posti di lavoro (oggi di circa 150 a 200 mila unità al mese).

Dal lato della produzione, l’indice ISM manifatturiero, l’ISM servizi e il GDP reale sono strettamente correlati con un coefficiente di correlazione pari al 65-70%. Sebbene lontano dal territorio recessivo la produzione sta mostrando un rallentamento. Infatti un segnale recessivo è dato dall’ISM manifatturiero nel caso si avvicinasse a 42-43 punti, mentre questa settimana rimane più vicino a 48. Al contrario l'ISM dei servizi sta crescendo a pari passo con il GDP a circa 1,5%.

Tutti questi dati mostrano un miglioramento considerando il quarto trimestre dello scorso anno, 'nonostante tutto l’economia statunitense se la sta cavando'. Nel breve periodo la lenta crescita della produttività è in grado di mantenere la solida crescita dei posti di lavoro protraendosi anche in questo trimestre.