Amsterdam: il paradiso per le biciclette
La capitale olandese Amsterdam è ampiamente conosciuta per essere amica delle biciclette, ma in passato non è sempre stato così. L'indignazione pubblica per le crescenti vittime del traffico negli anni '70 ha indotto i pianificatori delle città a ripensare il loro approccio al design urbano. Il livello di incidenti che coinvolgono biciclette è il più basso al mondo, di molto inferiore al livello degli Stati Uniti.
Ogni giorno, almeno la metà degli abitanti di Amsterdam si sposta in bici percorrendo i 500 km di strade ciclabili che collegano i diversi punti della città. Dopo la seconda guerra mondiale, la disponibilità e la facilità di utilizzo delle auto ha iniziato a cambiare la vita delle persone. Dal 1960 al 1970 il numero delle automobili è quadruplicato e presto le auto iniziarono ad invadere strade aperte al pubblico.
Gli ingegneri vollero a quel punto modernizzare la città per renderla più adatta al trasporto automobilistico. Sorsero delle visioni futuristiche con strade gigantesche e su più livelli. Nel 1972 le morti per il traffico urbano toccarono un picco: sorsero delle aspre proteste. Venne introdotta l’iniziativa del “Free-car Sunday” per eliminare l’uso delle auto almeno un giorno a settimana; nello stesso periodo la vendita delle biciclette aumentò.
Successivamente il consiglio della città approvò la costruzione di un circuito per bici, pedoni e trasporti pubblici. Amsterdam ha puntato sempre di più sul rendere difficile l’acquisto e l’uso delle auto nella città, dando la priorità e facilitando il trasporto su due ruote.