Alan Greenspan vede un 'Grande Rallentamento' in Cina

Macroeconomia e Politica / Bloomberg Business / 05 Marzo 2016


Lunedi pomeriggio l'ex presidente della Fed Alan Greenspan si è seduto con Tom Keene e Mike McKee in un'intervista esclusiva nel suo ufficio a Washington DC. L'ex presidente della Fed discute del rallentamento in Cina, della regolamentazione Dodd-Frank del sistema bancario, della sua mancanza di ottimismo per l'economia degli Stati Uniti. Parla a "Bloomberg Surveillance."

Greenspan ritiene che una crescita annuale del 7 - 7,5% per la Cina sia irraggiungibile. L’avvicinarsi dei livelli di produttività cinesi a quelli statunitensi, ottenendo infine una convergenza tra le due economie, mostrerebbe chiaramente un grande rallentamento per la Cina. Sulla guerra tra Renminbi e Us$ per una svalutazione della valuta cinese Greenspan non vede una soluzione. Purtroppo ci si trova di fronte a circostanze future che non si è in grado di prevedere come per esempio se ci sarà una svalutazione o un deprezzamento del dollaro, come quando accadde alla fine degli anni '90. Non c’è dubbio che il dollaro è la valuta più solida nel mondo al momento, ma il futuro riserva tante incognite molte di più di quelle che Greenspan abbia mai visto.

Il regolamento Dodd-Frank avrebbe dovuto apportare modifiche, affrontando il problema del 2008 ma nulla è stato fatto a riguardo. Il tema del “troppo grande per fallire” è ancora sul tavolo. E’ da un po’ di tempo che Greespan non si sente fiducioso per l'economia degli Stati Uniti e non lo sarà fino a quando non si prenderanno decisioni legislative, ma nessuno vuole farle.

Sulla domanda se Greenspan sia ottimista sull'economia, l’ex presidente della FED risponde di no! Siamo di fronte ad una situazione in cui manca la ripartenza degli investimenti privati a fronte di una tenuta della spesa pubblica. Calo degli investimenti, calo della produttività e calo del tenore di vita; questo potrebbe influenzare nel suo insieme l’economia del paese.